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Sviluppare un personaggio cattivo perfetto nei film richiede un mix di elementi che lo rendano memorabile e convincente. In generale, il cattivo perfetto può avere o non avere sentimenti umani, a seconda della visione e del tono del film. Tuttavia, molti registi e sceneggiatori preferiscono creare sceneggiature con un cattivo privo di empatia e compassione, in modo che il pubblico possa identificarlo come una minaccia inarrestabile e senza scrupoli.
Un personaggio privo di sentimenti umani può rappresentare un contrasto forte con il protagonista, che spesso è un personaggio dotato di empatia e compassione. Questo crea una tensione narrativa e un senso di pericolo costante, poiché il personaggio negativo sembra essere motivato solo dal desiderio di raggiungere i propri obiettivi, senza preoccuparsi delle conseguenze per gli altri.
Tuttavia, è importante notare che un personaggio cattivo perfetto non deve necessariamente essere completamente privo di tali sentimenti. A volte, può avere motivazioni complesse o sfumate che lo rendono più umano e tridimensionale. Ad esempio, può essere motivato da una profonda ferita emotiva o da un senso di giustizia distorto.
In ogni caso, il cattivo perfetto, dovrebbe rappresentare una minaccia credibile e stimolare la suspense e l’ansia nel pubblico. L’obiettivo è far emergere la natura umana e le emozioni dei personaggi in gioco.
Esempi di protagonisti cattivi nei film
Nei film Terminator ed Avengers: Age of Ultron, i cattivi non mostrano molti sentimenti umani, o almeno non quelli che ci aspetteremmo da un essere umano.
Nel caso di “Terminator”, il protagonista è un Cyborg assassino inviato dal futuro per uccidere il protagonista, Sarah Connor madre del futuro leader della rivoluzione umana contro i Cyborg, John Connor. Questo Cyborg non mostra alcuna empatia o pietà, e la sua determinazione nel completare la missione lo rende una minaccia inarrestabile per Sarah e gli altri protagonisti.
In “Avengers: Age of Ultron”, il cattivo è un’intelligenza artificiale creata dallo stesso team degli Avengers, diventa cosciente e decide di distruggere l’umanità per “salvarla”. Questo personaggio, chiamato Ultron, vede gli esseri umani come inferiori e indegni di esistere. Questo lo rende una minaccia credibile per gli Avengers, che devono unire le forze per fermarlo.
In entrambi i casi, il cattivo privo di empatia rappresenta una minaccia credibile per i protagonisti, che devono trovare un modo per sconfiggerlo. Questo tipo di cattivo può essere molto efficace per creare suspense e tensione, poiché sembra inarrestabile e imprevedibile.
Passiamo ad un esempio di nemesi umano. Forse il più famoso di tutti è il Joker, in particolare il personaggio cattivo del film Il Cavaliere Oscuro, considerato uno dei più iconici e interessanti della storia del saga di Batman.
L’interpretazione magistrale da Heath Ledger, premio Oscar come miglior attore non protagonista per la sua performance, è stata talmente convincente e intensa che ha contribuito a rendere il personaggio ancora oggi memorabile.
Il Joker è un personaggio molto complesso e imprevedibile, non ha un piano preciso o un obiettivo definito, ma agisce in modo casuale e caotico, cercando di destabilizzare la società e creare il caos. Questo lo rende un avversario formidabile per Batman, non è un mero cattivo ma addirittura risulta essere un personaggio intrigante per il pubblico.
Il Joker in realtà rappresenta una sorta di antitesi di Batman, il che lo rende ancora più complesso e gli conferisce un grande spessore psicologico. Mentre Batman è un vigilante che agisce per il bene comune e cerca di portare giustizia in una città corrotta, il Joker è un criminale che agisce solo per il proprio divertimento. La loro relazione di opposizione e il loro confronto costante danno vita a scene di grande tensione e drammaticità.
Joker in questo film non è un personaggio caricaturale o fumettistico, ma sembra quasi una persona reale, l’obbiettivo degli autori dunque, è stato quello di umanizzarlo, rendendolo ancora più inquietante e spaventoso.
Ricorda che ogni personaggio è diverso e che dovresti fare del tuo meglio per creare un personaggio unico che abbia senso nella tua storia. (Presto pubblicheremo un articolo su come sviluppare la psicologica dei tuoi personaggi. Segui le nostre pagine social per tenerti aggiornato)
Questo cattivo non ha poteri sovrumani, nel senso tradizionale. Il suo potere è prettamente materiale, economico e rappresenta spesso l’obiettivo finale del sua esistenza.
Nella famosa scena dell’ospedale (Cavaliere Oscuro) lo stesso Joker parlando con il futuro Due Facce, ammette di avere poche risorse e di aver mandato nel caos tutta la città con il solo ausilio di “qualche bidone di benzina e poche pallottole”.
Il suo potere consiste nella strategia e nella capacità di colpire con precisione e puntualità gli obiettivi dell’eroe, distruggendo la sua reputazione o colpendo i suoi affetti.
Non a caso il personaggio di Batman rappresenta l’eroe per eccellenza, che decide di combattere il crimine, proprio perché ha perso gli affetti più cari, i suoi genitori. Paradossalmente questi elementi si configurano come gli stessi medesimi punti che strutturano la psicologica di un cattivo.
Del Joker sappiamo infatti che fu il padre alcolizzato ad “incidere” il sorriso beffardo che ha in faccia o forse se lo è procurato da solo, per dimostrare compassione nei riguardi della moglie rimasta sfregiata proprio per colpa dei debiti di gioco del marito. Qualunque versione sia quella vera, gli elementi che contraddistinguono e generano la sua cattiveria possono essere paradossalmente gli stessi che formano l’eroe.
Per fare un ultimo esempio di personaggi legati al mondo della fantascienza, quindi con poteri sovrannaturali ma con obiettivi chiamiamoli “terreni” potremmo prendere il personaggio di Locke (Avengers). Questi infatti diventa un personaggio cattivo, non per acquisire potere materiale o ulteriori poteri sovrannaturali ma per la mancanza di affetto derivato dalla sua famiglia, ovviamente questo nella sua visione distorta della realtà, saranno infatti il risentimento e l’invidia a scaturire la sua cattiveria.
Il limite psicologico, nei personaggi cattivi, potremmo affermare che non esiste, ad ogni modo c’è un punto che può rendere il vostro cattivo assolutamente insopportabile.
Mostrare la sua cattiveria
Abbiamo detto che i cattivi possono essere mossi da varie motivazioni, compiere atti e delitti mostruosi, probabilmente però c’è un’azione, una cattiveria, che nessun pubblico o eroe potrà mai perdonargli, l’uccisione di un povero animale indifeso. L’esempio dell’uccisione di un animale è un modo potente per mostrare la cattiveria estrema di un personaggio. Questo può far sì che il pubblico provi un forte disprezzo per il cattivo e accresca la loro empatia per l’eroe. Questo espediente narrativo addirittura è capace di trasformare un “cattivo” in un eroe.
Come nel caso di “John Wick” (con Keanu Reeves). In questa saga multimilionaria di successo, l’incipit parte dalla vendetta che il protagonista decide di attuare nei confronti di chi gli ha ammazzato il cane.
In generale il pericolo con il quale si confrontano i nostri eroi o personaggi sono caratterizzati dai seguenti tratti comuni:
La nemesi
Questo cattivo è lo specchio dell’eroe, e condivide con lui molti tratti distintivi, valori e metodi d’azione. Sono i due lati della stessa medaglia.
Un’immagine riflessa del protagonista, ma con una prospettiva o un obiettivo differente, è lo specchio che mette in evidenza le similitudini e le differenze tra i due personaggi. Questo tipo di cattivo spesso mette alla prova l’eroe e rappresenta una minaccia personale, poiché esplora gli aspetti oscuri o non sfruttati del protagonista stesso. In sintesi, una nemesi è un personaggio cattivo che spesso condivide abilità, tratti e obiettivi simili, ma con una motivazione o un punto di vista distorti o opposti. Questo crea un interessante conflitto interno per il protagonista e mette in evidenza gli aspetti nascosti o repressi della sua personalità. Questi sono molti utili non solo per il conflitto esteriore o esterno della storia ma anche per quello interiore. Assegnare questi tratti comuni è fondamentale. Provocare e sfidare gli scopi dell’eroe.
La minaccia incombente
Una minaccia imminente o incombente che si avvicina o si avverte durante la narrazione. È una situazione in cui un pericolo o un evento negativo è in procinto di accadere e che crea suspense, tensione e senso di preoccupazione nel pubblico. Con il termine “incombente” si intende una minaccia che si sta avvicinando gradualmente, creando un senso di imminenza o di inevitabilità.
Il personaggio cattivo in questo caso, è rappresentato da una minaccia invisibile ma costante nella vita dei protagonisti e della storia.
Come ad esempio il serial killer in the “Zodiac” o nel film horror “It follows” o anche “Jaws”.
Tutti questi “cattivi” sono quasi sempre assenti nel film e percepiti come un’ombra pronta a colpire quando meno te lo aspetti.
Mantenere questi personaggi nell’oscurità è parte fondamentale della costruzione di questo tipo di personaggio. Devono rimanere anche ambigue ed oscure le loro motivazioni, non sapere, infatti, crea frustrazione e confusione sia nei protagonisti sia negli spettatori.
Generando due necessità fondamentali, quella di scoprire la verità e di ribaltare la posizione di potere mantenuta dal personaggio cattivo sopra l’eroe. Classico esempio di eccellenza in questo distinto tratto narrativo è Seven, di David Fincher. Il serial Killer di questa pellicola appare come un sadico mosso solo dal desiderio di infliggere del male alle sue vittime e, nonostante sia un’ombra durante il film, in realtà in qualche scena appare, senza essere mai notato dai protagonisti ( Brad Pitt – Morgan Freeman). Se non lo avete mai visto, provate ad individuarlo voi, è un ottimo esercizio per migliorare la vostra scrittura.
Il trucco qui in sostanza è cercare di mantenerli il più possibile assenti dalle scene.
Naturalmente questa presenza incombente può essere anche sovrannaturale qualora il vostro genere lo permetta. Ci sono tanti esempi di “Minaccia Incombente” nella fantascienza per esempio. Presto pubblicheremo un articolo dedicato proprio a questo, resta aggiornato seguendo le nostre pagine social.
Il personaggio cattivo protagonista
Alcuni esempi di questo tipo di cattivo possono essere Norman Bates, Dracula, Breaking Bad, No Country for Old Man. Il concetto di “cattivo protagonista” si riferisce a un personaggio principale all’interno di una storia che svolge il ruolo del personaggio cattivo o della nemesi. Questo tipo di personaggio ha le caratteristiche tipiche di un antagonista, ma viene posto al centro della trama e può essere oggetto di sviluppo psicologico complesso.
Un altro esempio di protagonista cattiivo è Walter White dalla serie TV “Breaking Bad”. All’inizio della serie, Walter, è un insegnante di chimica che, a causa di una diagnosi di cancro terminale, decide di diventare un produttore e spacciatore di metanfetamina per assicurare un futuro finanziario alla sua famiglia. Nel corso della serie, Walter si trasforma gradualmente da un uomo normale in un criminale spietato, sacrificando i suoi valori e diventando una minaccia per coloro che lo circondano. La sua evoluzione psicologica è incentrata sulla giustificazione dei suoi atti immorali in nome della protezione della sua famiglia e del raggiungimento del potere.
Un ulteriore esempio è il personaggio di Michael Corleone della trilogia de “Il Padrino”. All’inizio della storia, Michael è presentato come un giovane coraggioso e rispettoso delle leggi. Tuttavia, a causa di circostanze e pressioni familiari, si trova coinvolto nel mondo della mafia e diventa progressivamente il nuovo capo della famiglia Corleone. La sua trasformazione da un uomo onesto a un capo della criminalità è un esempio di come un protagonista possa diventare crudele nel corso della narrazione.
Dal punto di vista psicologico, i cattivi protagonisti spesso affrontano conflitti interni e dilemmi morali complessi. Possono essere guidati da motivazioni ambigue o oscure, come vendetta, desiderio di potere, giustizia distorta o ragioni personali profonde. La loro psicologia può essere esplorata attraverso il confronto tra le loro azioni e i loro valori o attraverso la rivelazione di eventi passati o traumi che hanno contribuito alla loro trasformazione.
I cattivi protagonisti possono essere personaggi estremamente interessanti poiché offrono una visione più sfumata e complessa dell’antagonista, consentendo al pubblico di esplorare la dualità della natura umana e le sfide morali che possono affrontare i personaggi principali.
Tuttavia, è importante sottolineare che il concetto di cattivo protagonista può variare a seconda della storia e della sua interpretazione, e non tutti i personaggi principali che svolgono il ruolo del cattivo saranno necessariamente protagonisti con un approfondimento psicologico complesso.
Costruzione del personaggio cattivo in sintesi
In generale per costruire un cattivo credibile bisogna tenera conto dei seguenti elementi:
- Deve avere un motivo convincente per le sue azioni. Ciò significa che deve avere una ragione di fondo per comportarsi in modo malvagio, e questa ragione deve essere resa chiara al pubblico. Questo aiuta a comprendere il personaggio e ad interessarsi alla sua storia.
- Un personaggio cattivo perfetto non deve essere solo cattivo. Deve essere un personaggio complesso con sfumature, che possiede virtù o che può essere ammirato in qualche modo. Può anche avere una storia personale interessante che spiega le sue azioni.
- Il carisma permette a un protagonista cattivo di essere ancora più memorabile di un eroe. Il cattivo deve avere un certo carisma che lo rende affascinante, anche se è malvagio. Ciò può essere ottenuto attraverso il linguaggio del corpo, la voce, l’abbigliamento o il modo di comportarsi.
- In conflitto personale può rende il personaggio cattivo vulnerabile. Questo però lo rende anche più umano e aiuta il pubblico a empatizzare con lui.
- Il cattivo deve avere un forte antagonismo verso il protagonista. Deve rappresentare una minaccia credibile per il protagonista e creare un conflitto interessante che tenga il pubblico incollato allo schermo. Soprattutto deve avere molti più potere di lui. Almeno apparentemente.
- Inoltre deve essere abile e potente, in modo da rappresentare una sfida credibile per il protagonista. Deve essere in grado di tenere testa al protagonista e avere la capacità di fare del male.
- Infine, il personaggio cattivo deve avere una conclusione significativa. Ciò significa che deve essere sconfitto in modo soddisfacente dal protagonista, ma anche che la sua storia deve avere un senso e una conclusione significativa.